Un uomo viene condannato per l'uccisione di una cantante, e la moglie cerca di dimostrarne l'innocenza: assieme al marito della vit...

Lo spunto richiama una situazione tipica di molti noir degli esordi, da Lasciateci vivere! (1939) a Lo sconosciuto del terzo piano (1940) a La donna fantasma (1944): un uomo viene accusato ingiustamente di omicidio, e la sua donna lotta contro il tempo per trovare il vero assassino prima dell'esecuzione, passando attraverso la ricerca di un oggetto (una sciarpa bianca, un cappello vistoso, una spilla). È un tipo di storia che esalta tra l'altro il ruolo di donne sole, angosciate e battagliere, spesso contrapposte ad altre figure femminili negative: pur ripercorrendo molti cliché di questo intreccio, L'angelo nero si segnala però per una interessante variazione sul tema e per un'atmosfera particolarmente suggestiva. Non a caso, l'autorevole Francis Nevins scrive (ma non siamo completamente d'accordo) che "è uno dei più belli e meno apprezzati film noir mai realizzati... se dovesse essere tramandato ai posteri un solo film tratto da un libro di Woolrich, e tutto il resto andare perduto, è quello che sceglierei». La principale novità risiede nei rovesciamento per cui l'innocente accusato è una persona sgradevole, mentre il vero assassino si guadagna con il suo comportamento la simpatia dello spettatore: la soluzione del caso, con il riconoscimento del colpevole, giunge così non come una liberazione ma come una condanna per la coppia di protagonisti che si trovava alle soglie di una nuova vita. Inoltre, prosegue quell'immagine dell'eroina come angelo della morte, già vista in La donna fantasma, ugualmente tratto da Woolrich: nel tentativo di salvare il suo uomo, la protagonista implacabile provoca la rovina di quanti sfiora nella sua indagine.
Titolo Originale: BLACK ANGEL Regia: Roy W. Neill Interpreti: Dan Duryea, June Vincent, Peter Lorre, Broderick Crawford, Constance Dowling Durata: h 1.23 Nazionalità : USA 1946
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