Ricordato principalmente per aver segnato l'esordio di Hurnphrey Bogart nel cinema gangster, La foresta pietrificata non è propria...
Ricordato principalmente per aver segnato l'esordio di Hurnphrey Bogart nel cinema gangster, La foresta pietrificata non è propriamente un gangster movie, quanto piuttosto l'adattamento di una pièce teatrale di Robert E. Sherwood più psicologica che incentrata sull'azione. Al centro di questo dramma c'è la relazione tra Alan Squier, uno scrittore britannico che sta girando l'America con lo zaino in spalla in cerca d'ispirazione, e Gabrielle Maple, una giovane bella e intelligente, figlia del gestore di una remota stazione di servizio nell'America più profonda. La coppia è interpretata da Leslie Howard e Bette Davis, di nuovo insieme sul grande schermo dopo il successo dell'anno precedente con Schiavo d'amore. Tra i due irrompe il ringhioso e trasandato Bogart nei panni di Duke Mantee, personaggio che ricopre la funzione simbolica di detonatore per i sentimenti più repressi.
Howard e Bogart avevano già recitato nei rispettivi ruoli a Broadway, ma l'intenzione iniziale della Warner era quella di scritturare solo Howard e di affidare a Edward G. Robinson la parte di Duke. Howard impose però la presenza di Bogart come condizione necessaria alla sua partecipazione, vincendo la riluttanza dello studio che, in un atto di generosità , spianò la strada alla carriera di Bogart (in segno di gratitudine Bogart e la Bacali chiamarono Leslie uno dei loro figli).
L'azione è circoscritta in un unico ambiente principale e sono poche le scene in esterno, quasi a voler ricordare allo spettatore l'origine teatrale della pellicola. Il risultato è comunque vincente e il senso di claustrofobia che pervade il film finisce per rappresentare una caratteristica distintiva Notevole per il suo climax cupo e pessimistico, la pellicola si distingue anche per la trama che racconta di "gangster sotto assedio", un archetipo narrativo che ritroveremo spesso, ad esempio ne L'isola di corallo (1948) e in Ore disperate (1955).
Il cast è esemplare, con la Davis che si impone nel ruolo di una donna naif e vulnerabile. Tuttavia, è di certo Bogart a rubare la scena a tutti e a lasciare il ricordo più forte. Con una performance diversa da quelle a cui l'attore ci abituerà nelle sue numerose interpretazioni di gangster, il suo Mantee con la barba lunga (forse ispirato a John Dillinger) non ha la cinica freddezza tipica dell'attore. Qui Bogart, sotto la superficie spavalda del violento, fa trasparire una vena di insicurezza e di rimorso. Il rapporto tra il suo personaggio e quello interpretato da Howard, in particolare, oscilla tra il disprezzo, la confusione e il rispetto, ed è reso da entrambi gli attori con maestria e sottigliezza. MC
Da - 101 FILM GANGSTER - a cura di STEVEN JAY SCHNEIDER - pubblicato da ATLANTE srl
Titolo Originale: THE PETRIFIED FOREST Regia: Archie Mayo Interpreti: Genevieve Tobin, Dirk Foran, Bette Davis, Leslie Howard, Humphrey Bogart Durata: h 1.23 Nazionalità : USA 1936
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