Billy Wilder, all'anagrafe Samuel Wilder, nasce il 22 giugno 1906 a Sucha, nell'attuale Polonia, all'epoca parte dell'imp...
Billy Wilder, all'anagrafe Samuel Wilder, nasce il 22 giugno 1906 a Sucha, nell'attuale Polonia, all'epoca parte dell'impero astro-ungarico. Prende il nome dal personaggio americano Buffalo Bill. Dopo aver studiato legge per un anno intraprende la carriera di giornalista presso un quotidiano viennese; nel 1927 si trasferisce in Germania dove lavora come reporter per alcuni tabloid e riviste di Berlino. Scrive anche diverse sceneggiature, fino a Uomini di domenica (Menschen am Sonntag, 1929); nonostante il grande successo, nel 1933 l'origine ebraica lo costringe alla fuga in Francia, dove trascorre un anno durante il quale dirige a quattro mani Amore che redime (Mauvaise Graine, 1934). Poco dopo si trasferisce negli Stati Uniti, a Hollywood, e impara l'inglese grazie alla convivenza con l'attore Peter Lorre. Nel 1934 è uno degli adattatori del musical Music in the Air, diretto dal regista Joe May, anche lui immigrato. Comincia la collaborazione con Charles Brackett per Quella certa età (That Certain Age, 1938); sotto gli auspici di Ernst Lubitsch, scrive L'ottava moglie di Barbablù (Bluebeard's Eighth Wife, 1938) e Ninotchka (1939), per cui riceve la sua prima nomination agli Oscar. Il suo successo come scrittore costringe la Paramount ad affidare a Wilder la regia della commedia Frutto proibito (The Major and the Minor, 1942). La fiamma del peccato è il suo terzo lungometraggio. Il quarto, Giorni perduti (The Lost Weekend, 1945) gli vale due Oscar, come regista e sceneggiatore. Viale del tramonto (Sunset Boulevard, 1950) segna la sua ultima collaborazione con Brackett e molte delle sue opere successive sono dark comedies scritte perlopiù a quattro mani con LA L. Diamond. Nell'arco di una carriera che annovera 21 candidature e 6 vittorie agli Oscar, Wilder gode di un grande successo sia di critica che di botteghino fino al "pensionamento" nel 1981. Nel 1986 è insignito del premio alla carriera dell'American Film Institute e nel 1988 dell'Irving G. Thalberg Award. Muore nella sua casa di Beverly Hills, il 27 Marzo 2002.
Da - IL NOIR di ALAIN SILVER& JAMES URSINI - a cura di PAUL DUNCAN - pubblicato da TASCHEN
Sule set della "Fiamma del peccato" (1944)